Quante volte ci siamo domandati “che cosa mangia un coniglio? Qual’è la regola da seguire?” La regola con questi piccoli amici non esiste, può variare di esemplare in esemplare. Vi forniamo una breve guida introduttiva alla corretta alimentazione dei nostri amati orecchiuti.

Il coniglio è un lagomorfo, e non un roditore, strettamente erbivoro quindi alla base dell’alimentazione vi devono essere erba, fieno, verdure e pochissima frutta e pellet (che devono essere utilizzate solo come premio). Mangimi a base di granaglie, legumi, semi e prodotti da forno come pane e biscotti (anche se commercializzati come “adatti ai conigli”) sono estremamente nocivi per la loro salute e non devono essere somministrati in nessun caso. L’erba è l’alimento migliore per un coniglio in quanto apporta le fibre utili alla corretta motilità intestinale e, grazie al contenuto di silice, contribuisce alla giusta usura dei denti; se si ha la possibilità di raccoglierne, devono provenire da zone non contaminate da gas di scarico, quindi lontane dalle strade, e non frequentate da animali. E’ possibile anche creare dei “prati casalinghi”, piantando semi quali festuca, poa, piantaggine, loietto ed altre in grossi vasi.
Ottimo succedaneo dell’erba è il fieno, meglio se di prato polifita, (senza erba medica per i conigli oltre i sei mesi , in quanto ricca di calcio: va bene per i coniglietti giovani o per le coniglie in gestazione e allattamento, ma è sconsigliata negli altri casi perché potrebbe provocare accumuli di calcio a livello renale). Il fieno, indipendentemente dalla marca scelta, non deve essere polveroso od odorare di muffa: un fieno buono contiene steli di diverse consistenze e colori (più o meno verde, fili giallini, rametti, foglioline e fiorellini secchi) ed ha un buon profumo.
Le verdure da preferire sono prevalentemente quelle a foglia verde: cicorie, indivia belga, scarola, radicchi, lattughe, foglie di sedano che devono costituire la base del menù quotidiano; in aggiunta, a rotazione, si può scegliere uno o due vegetali tra rucola, valeriana, finocchi, carciofo, bietola o spinaci (una/due volte a settimana, possibilmente non insieme e da evitare nei soggetti con problemi renali od alle vie urinarie a causa dell’alto contenuto di acido ossalico); una/due volte a settimana si può dare una piccola quantità di brassicacee (cavoli, broccoli, ravanelli…). Il pasto può essere completato con sedano, carote, pomodori, peperoni, zucchine… Attenzione agli ortaggi assolutamente da vietare: patate, melanzane, cipolle, aglio, porro, scalogno. Quando si introduce una nuova verdura, la si deve dare in una quantità minima per verificare che non vi siano reazioni (feci molli o formazione di gas), ed è meglio “testare” un vegetale alla volta.
Il pellet deve essere di ottima qualità, con un alto contenuto di fibre grezze, e può venir dato anche quotidianamente nella misura di un cucchiaio per kg di peso del coniglio, ma non è un alimento indispensabile. Fiori ed erbe aromatiche essiccate costituiscono un ottimo e salutare snack per conigli: camomilla, malva, petali di rosa, malva, calendula, dente di leone, cicoria, menta… sono facilmente reperibili nelle erboristerie o venduti nei pet shop.
La frutta può essere data al coniglio, ma in piccolissime quantità (un cucchiaino circa) ed occasionalmente: una rondella di banana, un cubetto di mela, mezza fragola, una ciliegia (togliere il nocciolo!), anche essiccate, ma in tal caso la quantità deve essere ulteriormente ridotta, e devono essere un premio speciale, non la regola.
La quantità di cibo che si deve dare ad un coniglio dipende, naturalmente,  da molte varianti: dal peso, dal metabolismo, dall’età, dall’attività o sedentarietà; indicativamente, si può considerare che, in condizioni normali, per ogni chilo di peso si può fornire un quantitativo di verdure pari al contenuto di una tazza da cereali, da suddividere preferibilmente in due pasti, mentre il fieno deve essere fornito illimitatamente. L’acqua deve essere sempre a disposizione, fresca e pulita; è da preferirsi la ciotola (o dispenser) al beverino, che costringe il coniglio ad una postura innaturale.

Inoltre, è bene seguire alcuni accorgimenti: le verdure devono essere fresche, non fredde di frigo, non bagnate (ma non è necessario che siano asciutte se il coniglio è abituato a mangiarle); mai somministrare vegetali cotti o decongelati; utilizzare una fieniera e buttare il fieno sporco di feci ed urina. Gli avanzi di verdura vanno buttati perché possono fermentare; buttare i pellets scaduti, fieni polverosi o che odorano di muffa; non fare cambi repentini di alimentazione, per dare il tempo all’organismo di abituarsi e non rischiare che la nuova alimentazione provochi diarrea. Favorire il movimento del coniglio, attraverso giochini e l’interazione col proprietario, sempre nel rispetto dell’indole dell’animale.

L’argomento è molto vasto e questa mini-guida è da intendersi come una introduzione, secondo quelle che sono le linee guida comunemente approvate dai veterinari esperti in animali esotici: per chiarimenti ed dubbi, fate sempre riferimento al vostro veterinario. Alice Paoletich e Reny Jaddat Samir Made in Bunny OdV / Coniglio Codino a Pon Pon